Pubblicata su Corriere Locride, a questo link.
Oh caro Bio che ti vedo scritto dappertutto,
ti chiedo subito scusa se non ti scrivo in verde, so che lo avresti preferito, ma il font è impostato su predefinito e il predefinito non è verde.
Oh caro Bio che ti vedo scritto dappertutto,
devo dirti che quasi invidio la tua pliriubiquità. Tu, come pochi, riesci a stare contemporaneamente sul caffè e sull’orzo, sul riso e sulla pasta, sulla farina e sui biscotti, sulle zucchine e sulle verze, persino sul prezzemolo! Che, d’altronde tu e il prezzemolo ormai siete uguali: vi fate mettere in ogni minestra. E non solo!
Oh caro Bio che ti vedo scritto dappertutto,
accetta che io ti dica che sei anche insaziabile. Chè non ti sei accontentato di stare sui cibi e pure sui tessuti ho cominciato a leggerti. Stai sulle magliette di cotone, sulle camicie di lino, sulle tovaglie di canapa, sulle sciarpe di seta; e non disdegni calzini, asciugamani, lenzuola e copriletti. Da mane a sera potresti vivere attaccato a noi, anche come comoda mutanda.
Oh caro Bio che ti vedo scritto dappertutto,
sappiamo bene che non è questo il tuo vero nome. Hai voluto cambiarlo, darti un nomignolo come usano fare i giovani oggi, vero? Come Emanuele che si fa chiamare Ema. Come Valentina che si fa chiamare Vale. E certo sei giovane tu! Non era di tuo gusto il nome “Genuino”, non ti aggradava il cognome “Di Casa”, anche su “Nostrano” hai storto il muso. Ci hai pensato un po’, hai riunito i migliori studiosi e cultori della materia agrobiologica e hai scelto il diminutivo “Bio”, più accattivante, molto più convincente. Vuoi mettere? Ho visto al mercato giallo le signore che si fiondavano sul miele “Bio” e riservavano la loro aria di sufficienza verso il miele “Di Casa”. Lo sapevi, vero? Sei cor-teg-gia-tis-si-mo!
Oh caro Bio che ti vedo scritto dappertutto,
ho notato che hai conquistato anche il campo igienico. Così ti ho letto su saponette, shampoo e bagnoschiuma senza schiuma, deodoranti, detersivi per piatti e per pavimenti. Adesso attendo di vederti scritto anche sugli stessi piatti e sui medesimi pavimenti.
Oh caro Bio che ti vedo scritto dappertutto,
devo dirti che sto anche imparando a muovermi meglio tra gli scaffali del supermercato, tra un ViverSano e un BenEssere, un Bio&Buono e un Sano&Sobrio, ma ogni tanto mi viene da pensare che io sono cresciuta con tanto Genuino e Di Casa e niente Bio. E non son venuta neanche male, dicono.
Pertanto, oh caro Bio che ti vedo scritto dappertutto, tu potrai pure continuare a essere scritto dappertutto ma sappi che io non posso assicurarti che vorró continuare a leggerti dappertutto.
Perchè sai, oh caro Bio che ti vedo scritto dappertutto, non è tanto questione di essere scritto, quanto questione di essere letto.
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