Pubblicato su Corriere Locride, a questo link.
Oh cara Busta Paga che racconti le bugìe,
ti guardavo giorni fa tra le mani di un giovane lavoratore. Devo dire che hai proprio un bell’aspetto. Tu non conosci i colori, tu sei sempre nero su bianco. Nero su bianco. Immagino che tu ne comprenda l’importanza: proprio questo è ciò che ti rende di bell’aspetto, seria e affidabile.
Oh cara Busta Paga che racconti le bugìe,
se nero su bianco sei, tutto ciò che dici dovrebbe avere rigore di verità, dovresti tu rispecchiare il rigor di legge, esser vanto dei grandi paladini della legalità. Di quei piccoli, medi, grandi imprenditori schierati apertamente contro i cattivi affari, pronti a denunciare qualsiasi falla dello Stato, anche la più sottile.
Oh cara Busta Paga che racconti le bugìe,
sei scudo infallibile di commercialisti e consulenti del lavoro, abili strateghi che sanno vincere tutte le partite a Monopoli, e pure a Metropoli. Mai mettersi a giocare con loro. La partita è persa ancor prima di lanciare i dadi.
Oh cara Busta Paga che racconti le bugìe,
spiegami, invece, perché sul volto di quel giovane lavoratore ho letto delusione, ho visto incredulità: in una mano c’eri tu e nell’altra c’erano i bigliettoni colorati in numero minore di quanto tu portavi nero su bianco. Cos’è accaduto nel frattempo? Quale Houdini ha fatto sparire i biglietti colorati della voceTFR? E quelli della voce Ferie non godute? E ancora quelli dei permessi retribuiti non fruiti?
Oh cara Busta Paga che racconti le bugìe,
devi sapere che ho visto un’altra giovane che contava e ricontava i bigliettoni colorati e non trovava differenze coi precedenti mesi: nero su bianco una cifra, colorati decisamente inferiori a quella cifra.
Oh cara Busta Paga che racconti le bugìe,
in molti si chiedono: “ma Matteo lo sa?” Probabilmente no. Lui ed i suoi ci stanno parlando di Jobs Acte ce lo stanno proponendo come la soluzione definitiva ai problemi del lavoro. Ma mi sa che di azioni ne sono state sempre annunciate tante, di fatti, poi, ne abbiamo visti pochi.
Pertanto, oh cara Busta Paga che racconti le bugìe, magari prima di intraprendere nuove azioni, sii tu stessa portatrice di fatti e soprattutto di verità. Dillo a chi ti fa nero su bianco. Ricordaglielo tu.
Perché vedi, oh cara Busta Paga che racconti le bugìe, non è tanto questione di Act, quanto questione di Fact.
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