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Pubblicato su Corriere Locride a questo link.

Oh caro Gianni Morandi che da internauti siamo in ginocchio da te,

da quando hai scoperto i social e sei arrivato su Facebook, la nostra giornata da internauti non può avere una nota positiva se non ci appari nella home con le tue chicche quotidiane. Perché, sì, tu ogni giorno ci lasci una foto motivata con commento esplicativo o un clippino (come lo chiami tu) con tanto di esibizione canora acoustic live con chitarra, a volte anche interpretando brani di altri tuoi colleghi. Che tu sia nella tua casetta o che tu sia in giro per il mondo, l’appuntamento quotidiano non è mai tradito.

Oh caro Gianni Morandi che da internauti siamo in ginocchio da te,

m’è “preso il piccio” di seguirti con particolare attenzione nelle ultime due settimane, e l’ho fatto. Certo, lo so che io sono una su unmilioneduecentododicimilaerotti  (che non è essere come una su mille) ma ce la posso fare a dirti cosa ho visto facendoti visita ogni giorno.

Oh caro Gianni Morandi che da internauti siamo in ginocchio da te,

mi ricordo di te già da quando ero bambina e mia madre era (ed è) innamorata di te. Per lei sei Gianni. Gianni e basta. Ed io sono cresciuta nel tuo mito, pensando che quando sarei stata grande tu saresti stato vecchio. Invece, io sono cresciuta e tu sei rimasto uguale. Lo dice anche mia madre, alla quale non ho mai potuto dire di mandarmi a comprare il latte perché se no mi sgamava subito. Domenica ci hai postato una foto di te e tuo figlio, ci hai detto che saresti andato a teatro a vedere una commedia brillante dove recita Marco (un po’ di pubblicità non guasta). Ecco, ho fatto un attimo fatica a capire chi fosse il padre e chi il figlio. Potresti dare due banane e due lamponi a ‘sto ragazzo per combattere i radicali liberi?

Oh caro Gianni Morandi che da internauti siamo in ginocchio da te,

e figurati quale donna non ti vorrebbe come marito, vedendoti portare le borse della spesa mentre ci comunichi che hai accompagnato Anna al supermercato. Anna diventa una nemica amatissima… Ecco una tua foto mentre scarichi la macchina nel viale di campagna e hai in mano due buste Conad (un po’ di pubblicità non guasta). Ma non era la Coop il supermercato tipico emiliano?

Oh caro Gianni Morandi che da internauti siamo in ginocchio da te,

noi italiani, è così, non sappiamo fare a meno del caffè. Ce lo hai ricordato anche tu il 20 gennaio. Bella foto nella tua cucina country! Tieni in mano una tazzina con impressi Totò e Vittorio de Sica, dici che bevi troppi caffè e che lo preferisci amaro e hai accanto una caffettiera Dama Bialetti (un po’ di pubblicità non guasta). Agli occhi delle fan hai perso qualche punto in questa foto: potevi prendere una spugnetta e asciugare l’acqua dal ripiano! O è caffè? Ti è caduto il caffè e non lo hai asciugato? Andavi a 100 all’ora per far sta fotografia…

Oh caro Gianni Morandi che da internauti siamo in ginocchio da te,

sei pure sempre sul pezzo! Hai affrontato il tema dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e dal tuo studio, seduto accanto alla libreria stracolma di cd e con Ragazzini, Devoto-Oli e Zingarelli in bella vista (un po’ di pubblicità qui non guasta proprio) ci hai lanciato l’appello ad eleggere una donna. Caspita, Gianni! Se lo dici tu…  E il giorno dopo ti sei fatto rivedere, davanti al computer, (ops, davanti al Mac) con megaschermo Apple (un po’ di pubblicità non guasta) per dirci che avevi letto tutti i commenti e la sintesi era : “la persona che ci guiderà e che ci rappresenterà nel resto del mondo, deve essere onesta e libera, deve amare il nostro paese e deve pensare al bene comune. Non importa che sia un uomo o una donna.” E’ durato 24 ore il Presidente donna. Come dire: non son degno di te!

Oh caro Gianni Morandi che da internauti siamo in ginocchio da te,

ormai sei smitizzato, non sei più irraggiungibile come gli altri divi, come quelli che si nascondono. Ti vediamo ogni giorno, noi siamo di casa a casa tua e tu potresti essere di casa a casa nostra. E noi ti vorremo pure a casa nostra, magari da Presidente. Ecco, Gianni, perché non lo fai tu il Presidente? Anche se non ti eleggeranno i grandi elettori, per me tu lo sei già, sei il mio eletto. Te lo dice una ragazza di nome Maria Rosa (un po’ di pubblicità non guasta).

Perché sai, oh caro Gianni Morandi che da internauti siamo in ginocchio da te, non è tanto questione di vincere alle elezioni, quanto questione di essere eletti.

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