Giornata molto molto intensa, quella di domenica 17, al Salone Internazionale del Libro di Torino. Altre 10 ore piene di incontri e di eventi. Ero partita con l’intenzione di seguirne alcuni, avevo preso appunti sul programma e, invece, poi ho abbandonato le intenzioni, perché, girando tra gli stand, ho trovato cose molto interessanti. Ma di questo vi racconterò in un post distinto.
Invece, qui torno a raccontarvi di #hosceltounlibroperche. Bene, ve ne racconto due, uno del mattino e uno del pomeriggio.
Il primo libro che andiamo a trovare è il libro di Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto, edito da Mondadori. Ho incontrato una ragazza, Elisabetta Schievano, che stava facendo la fila per il firma copie e, tra scambi di battute, mi ha detto quanto segue. Dalle sue parole si può capire il grande successo che ha questo scrittore.
“Ho scelto questo libro perchè scelgo in generale i libri di Massimo Bisotti, perché sono dei bellissimi libri che rispecchiano la vita di molti adolescenti, di molti giovani e credo anche di moltissimi adulti. Lo posso consigliare veramente a tutti, perché credo che ognuno di noi ritrovi un pezzo della propria vita nei suoi libri. In generale, e anche Nel quadro mai dipinto, che leggerò prossimamente, dato che l’ho comprato proprio oggi al Salone del Libro di Torino, e credo che sia, anche questo, un altro dei suoi capolavori”.
Il secondo #hosceltoquestolibroperche mi è stato rilasciato da un ragazzo, Andrea Flora, che, invece, faceva la fila al firma copie di Massimo Gramellini e Chiara Gamberale autori del libro Avrò cura di te, edito da Longanesi, pubblicato a novembre 2014 e che ha avuto subito un grandissimo successo, tanto da essere stato il libro più venduto a Natale. Andrea così si esprime:
“Ho scelto questo libro perché avevo comprato il libro precedente di Gramellini (Fai bei sogni) mi era piaciuto tanto, e allora ho preso anche questo nuovo e non pensavo che fosse così bello. La Gamberale, invece, è stata una bella scoperta ; non la conoscevo, sinceramente. Mi è piaciuto molto il suo stile insieme a Gramellini. Il libro l’ho già letto, posso esprimere un giudizio molto buono e lo consiglierei a tutti, perché va veloce come narrazione, non è troppo lenta o troppo descrittiva, è abbastanza veloce e a me piacciono questi libri che in due giorni o tre riesci a leggerli tutti. Questa, è una coppia di scrittori che funziona, decisamente funziona“.
Bene, per il momento è tutto, io scappo che oggi vado in gita/viaggio d’istruzione/gita con i miei alunni, andiamo a visitare il Museo del Giocattolo a Bra (ci divertiremo a parlare di divisione in sillabe), in provincia di Cuneo. Spero di rientrare in tempo per andare a seguire la chiusura di #SalTo15, ci sono ancora tante sorprese in quest’ultima giornata. Mica le vorrò perdere!
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