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Ogni giorno, intorno alle 18, di fronte al Palazzo di Città di Locri, alla fermata dei pullman, ci sono sempre persone che aspettano il bus da Reggio Calabria per Firenze-Bologna-Milano-Torino e altre città che stanno sul percorso. Due, tre, dieci; sono di Locri e del suo entroterra: Antonimina, Gerace, Portigliola. 
Stasera alla fermata c’erano decine di viaggiatori e accompagnatori. Sono arrivati 5 pullman; li hanno presi e li hanno portati via, svuotando i paesi. Come ad ogni fine periodo di vacanze: Natale, Pasqua, Estate. 
Agosto, però, ha un sapore diverso. Non basta l’azzurro del mare, non basta il verde delle montagne, non bastano le pietanze succulente, non bastano gli abbracci di parenti e amici. No.
Tutte le dolcezze assimilate vanno in standby per almeno una settimana: prima soffocate dalle lacrime della partenza, sempre; poi tenute in apnea fino a quando il respiro, pian piano, torna normale. E’ lì che riaffiorano le dolcezze, ti danno carica per vivere al meglio ogni giorno lontano dalla tua terra, ti fanno mostrare al resto del mondo “chi sei” e “perchè sei”.

(Questo è il testo di un post che ho scritto su Fb e che ha riscosso moltissimi consensi. Per non disperderlo, lo fisso qui sul blog)

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