La Calabria è quella cosa che ha fatto credere a tutti che ‘nduja e peperoncino potessero essere inseriti nello stemma della regione accanto al pino laricio, al capitello dorico, alla croce bizantina e alla croce potenziata, non curandosi di un altro prezioso gioiello, dal colore chiaro e scuro, dalla forma piccola, media, grande, enorme, tonda, allungata; cresciuto con cura nell’orto che vuole l’uomo morto, lavorato con mani d’orefice dalla donna svenuta in cucina; a fette, a dadini, a metà, bollito, fritto, grigliato; in insalata, ripieno, nel sugo, nella pasta, similfungo, a cotoletta, filanda, parmigiana, ‘mbuttunati*… interpretatelo come volete, il gioiello Melanzana merita onori, poichè impreziosisce le nostre tavole e rende beati tutti i palati.
#lareginaviola
*tipica ricetta calabrese per cucinare le melanzane intere ripiene, col metodo delle asole create con tagli verticali.
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