0 Flares Filament.io 0 Flares ×

Da qualche anno, il momento del  lancio pubblicitario della stagione turistica è, per la Calabria, un momento quasi ansiogeno. Tutti a chiedersi chi sarà il nuovo testimonial: una miss, un calciatore, un attore, quale vip? Poi, quando arriva, ci troviamo perseguitati da manifesti e spot in ogni luogo. Ecco, quest’anno siamo circondati dai Bronzi di Riace: nello spot li vediamo animati, nell’atto di dover decidere se trascorrere le vacanze al mare o in montagna; difficile scelta, viste le meraviglie che il mare e la montagna calabri offrono. Nel 2009 era toccato a Gattuso, che ricordava  al mondo: noi ci mettiamo il Cuore! I Bronzi non fanno riferimenti simili, ma ci fanno capire che anche loro agiscono di fattore C, un’altra C,ma sempre C: soda, liscia, perfetta, insomma, da Bronzo!

Sarà questione di fattore C, ma tra la statua A e la statua B non scorre buon sangue. Se dobbiamo dare ragione all’ipotesi formulata dall’archeologo Castrizio dopo il restauro del 1995, li dobbiamo vedere come i fratelli Polinice ed Eteocle, figli di Giocasta, i quali, al momento di salire al trono, litigarono e si uccisero a vicenda. Altro che pari e dispari! Non sono mai andati d’accordo, figurati se riescono a scegliere il luogo della vacanza senza litigare, arrivano persino alle mani, in quel colpo con tanto di bronzeo “tin!” che il vecchio B dà al giovane A sulla mano, quasi a dirgli: “caccia ‘i mani, non è cosa tua!” (giù le mani, non sei all’altezza!). Gli antichi dicevano che non si danno le botte sulle mani, specialmente ai bambini, ai giovani. Sarà pure un Bronzo con tanto di fattore C, ma uno così chi lo vorrebbe? Ma che bronzo e bronzo! Prima di tutto, prima dell’estetica, servono le buone maniere. E un Bronzo che non è un gentleman….prego, passi pure oltre!

I fratelli (?), dunque, giocano a pari e dispari, ma è facile percepire il gioco della morra, e sentir risuonare nelle proprie orecchie voci malandrine che riecheggiano per valli, prati o vie. L’art. 110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, recita che “in tutti gli esercizi, compresi i circoli privati, è esposta una tabella con i giochi vietati…nella tabella è fatta espressa menzione del divieto delle scommesse”. Il gioco della morra è tra questi. Quindi, i cari Bronzi esercitano pure illegalità dentro il luogo pubblico Museo. Pari montagna, dispari mare: tre e due, cinque! Mare. Così la statua A riscatta il colpo preso sulle mani, ha più fattore C!

Tanto più fattore C  servirà ad entrambi per difendersi dalle accuse che presto saranno mosse loro: esercizio di gioco vietato,  lite con aggressione, minaccia, associazione a delinquere di stampo vacanziero ed evasione a scopo di lucro. In nome e per conto della Calabria.

Spot Calabria 20011. Bronzi di Riace

Un ulteriore contributo, di Paola Bottero su Scirocco News eVenti del Sud: Attenti alle grandi idee: fanno grandi danni

E di Maria Franco su ZoomSud: Calabria isolata? Ok, ma non ditelo ai Bronzi di Riace: quelli fanno la spia!


0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Pin It Share 0 Filament.io 0 Flares ×
Share