Che i Trecentosessantacinque del Duemilaquattordici siano uno più bello dell’altro. Che per ognuna delle cinquantadue ci sia almeno un giorno di vero riposo. Che almeno una volta in ognuno dei dodici si possa visitare un nuovo luogo. Non da soli. Il corridoio verso l’uscita dal duemilatredici è stretto, lungo, buio e pieno di insidie ma siamo vicini all’uscio. Auguro e spero che per tutti-ma-proprio-tutti l’ingresso e la permanenza nel duemilaquattordici siano luminosi …