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Ti accorgi che qualcosa sta cambiando, quando si cominciano a rompere gli schemi, quando i riti e le tradizioni vengono modificate per poter raggiungere tutti e soprattutto gli ultimi…
Il gruppo scout AGESCI Locri 1, quest’anno ha scelto di portare la Via Crucis del Venerdì Santo in un luogo che rappresenta la periferia, in un luogo dove non è semplice fa festa: l’Ospedale Civile di Locri, presidio che serve parte della provincia di Reggio Calabria, luogo al centro delle cronache regionali per il rischio di continui tagli e ridimensionamento. 
L’azione liturgica, officiata dal cappellano ospedaliero, sac. Giuseppe Zurzolo, si è svolta nella sala riunioni della Direzione Sanitaria, poichè la Cappella è stata resa inagibile da alcuni distacchi di intonaco.
La Via Crucis, con in testa i lupetti, poi gli esploratori e le guide ed i loro capi, ha portato le 14 stazioni nei vari reparti, fino alle Sale Operatorie, per concludersi davanti alla Cappella.
Molti partecipanti, qualche lacrima su qualche guancia, la commozione della gioia. Tante voci, una chitarra, le riflessioni dei ragazzi scout e il commento scritto da Padre Giancarlo Maria Bregantini su mandato di Papa Francesco.
Stasera mi sento beata!

Aggiornamento del 20 aprile: questo pezzo è stato interamente ripreso in un articolo apparso sul giornale online Lente Locale, potete leggerlo a questo link 

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