Oggi è entrata in vigore la legge sul divorzio breve.
Ma il “finchè morte non vi separi” era già in vigore. Poichè mi chiedo: esiste solo la morte corporale? Quante altre “morti” conosciamo?
Inoltre, qualcuno ha detto: “quando fu coniata la formula per il rito del matrimonio, l’aspettativa di vita era breve e, dunque, il “per tutta la vita” durava poco; a 40 anni si moriva e il matrimonio finiva.”
Oggi, che la morbilità è sensibilmente diminuita, l’aspettativa di vita è cresciuta ed il “per tutta la vita” dovrebbe avere tempi più lunghi e il matrimonio dovrebbe durare di più.
Invece bisogna fare i conti con le altre “morti”, con le altre “vite brevi”.
Muore il desiderio, ha vita breve.
Muore il sacrificio, ha vita breve.
Muore l’entusiasmo, ha vita breve.
Muore la passione, ha vita breve.
E anche l’amore muore, anche l’amore può avere vita breve.
L’affetto è più longevo dell’amore, più resistente alla morte.
E intanto la vita scorre…
Pertanto, non è più il tempo della formula del “finchè morte non ci separi”, ma è quello della formula del “finchè una morte non ci separi”.
©lenotedimararechichi riproduzione vietata senza citarne la fonte
Follow me: