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Ultimo giorno di scuola giugno 2018.  "Andiamo a prendere un ghiacciolo alle Hawaii?"Ultimo giorno di scuola giugno 2018.
“Andiamo a prendere un ghiacciolo alle Hawaii?”

Focumeu!” – disse la maestra – “Domani ricomincia la scuola! Sono pronta?

C’è un’ansia particolare che precede il primo giorno di scuola.
La provano gli studenti, la provano gli insegnanti.
Quella degli studenti è legata un po’ anche a quello dei genitori, non dimentichiamo che anche questi provano ansia. Anzi, forse sono quelli che più di tutti pensano ai giorni che verranno come giorni faticosi, incerti, deboli dell’esperienza che han fatto ai tempi loro, che non sono i tempi attuali, in cui non si ritrovano per metodologie e strumenti. Meno male che nella mia scuola abbiamo un bel dialogo collaborativo e rispettoso dei ruoli!
E d’altronde, chi sa oggi come saremo a giugno prossimo? Figurarsi, non sappiamo neanche a quale lavoro dobbiamo preparare questi alunni oggi! Il mondo sta subendo trasformazioni così veloci che non siamo in grado oggi di prevedere come sarà il mondo tra 10 o 15 anni e quali saranno i lavori richiesti domani. Sappiamo solo che le basi forti servono in ogni caso. Leggere, scrivere, far di conto, da soli non bastano più, però. Serve anche saper comprendere ciò che si legge, riuscire a distinguere le informazioni vere da quelle false; serve saper utilizzare le tecnologie in modo consapevole, riuscire a distinguere quando si usano bene e quando si usano male; serve saper affrontare le diverse situazioni problematiche che si presentano; serve saper argomentare e dibattere in maniera gentile; serve saper utilizzare la memoria, la creatività, le mani, la testa, la riflessione; serve, tanto, cercare di comprendere ciò che accade intorno a noi ogni giorno. E via su questa scia.

Domattina suonerà la campanella e di nuovo le scuole saranno vive. I bambini arriveranno belli “nuovi”. Inutile pensare di ritrovare i bambini che abbiamo lasciato a giugno.
I miei, per esempio, che l’anno scorso erano di prima (ma non erano quelli “di prima”) e quest’anno saranno in seconda, correranno in classe che “non vedono l’ora” e non piangeranno più lasciando mamme e papà, saranno più alti, più coloriti, sapranno soffiarsi il naso da soli, allacciarsi le scarpe, avranno fatto tutti i compiti delle vacanze, leggeranno bene e speditamente, scriveranno da concorso calligrafico, sapranno fare le addizioni a mente in un battibaleno, per non parlare delle sottrazioni, saranno “cresciuti”.
Sappiamo tutti che tre mesi in un adulto non provocano grandi trasformazioni, mentre in un bambino accadono mutamenti straordinari e inattesi. Vi racconterò, promesso! Abbiamo già programmato tante belle cose nella mia interclasse, che un WOW! ci sta tutto.

Intanto, possiamo stare pronti a partire per il nuovo viaggio, cambiare marcia e ingranare quella superiore: si riparte con la seconda!

 

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