E’ andato. Il primo giorno di scuola è andato.
8.30, puntuali. I bimbi son tornati, nuovi nuovi. Ci siamo ri-accolti reciprocamente, ci siamo scambiati saluti, abbracci, brevi racconti dell’estate. Poi una fiaba “I piccoli fiori della felicità”, raccontata dalla mia Collega che insegna italiano, riflessioni e disegni. Infine, attività di origami geometrico-matematico affichè ognuno desse vita al proprio fiore della felicità che abbiamo “piantato” sui davanzali dell’aula. 12.30 campanella del primo giorno, si esce. Da domani, tempo pieno.
“Finito qui.” – penserete voi.
Invece no. Perchè alle 14.30, puntuali anche loro, sono arrivati tre baldi genitori padri che, armati di avvitatore, martello, trapano, viti a pressione, hanno dato vita al “regalo alle maestre” dello scorso anno.
A fine anno, i genitori della classe ci avevano chiesto di esprimere un desiderio e noi avevamo detto: “ci piacerebbe avere una libreria-scaffale per poter riporre in ordine strumenti e materiali che usiamo per i lavori della classe: libri della biblioteca di classe, scarpette da palestra, cuscini per sedersi a terra, scatole con giochi, raccoglitori, quadernoni, album, e altro.” Che lo spazio non basta mai. E oggi, dunque, il nostro desiderio è stato esaudito: una bella scaffalatura Kallax IKEA a 16 scomparti ha preso forma e, in poco meno di un’ora, i genitori l’hanno sistemata nello spazio che abbiamo predisposto. Magnificenza dei decreti delegati che dal 1974 hanno portato i genitori dentro la scuola! Grandezza di chi ci crede e fa di tutto perchè questa collaborazione sia costruttiva e tenga sempre presente l’obiettivo comune: l’istruzione e la crescita dei bambini/figli/alunni, nel riconoscimento dei ruoli di ognuno.
Domani avremo da cominciare a riempire la “nostra” Kallax. Magari, come prima cosa, le cambiamo il nome. Sarà il primo brainstorming dell’anno.
“Come, un nome ad un mobile?” – penserete. Sì, un nome ad un mobile nuovo arrivato che diventerà parte del nostro ambiente quotidiano. Chissà come decideranno di chiamarlo! Chissà se ci sarà lavoro per i dotti della Crusca! Chissà.
©lenotedimararechichi riproduzione vietata senza citarne la fonte
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