La Calabria è quella cosa che ad agosto riabbraccia tutti i suoi figli sparsi per il mondo che ritornano per fare “prove di rientro”: tanti, tantissimi, forse troppi; tanto da non riuscire a soddisfare puntualmente le richieste di servizi, soprattutto artigianali: del tipo che l’estetista ti dà appuntamento non prima di settembre (quando sei ripartita), che l’idraulico potrà adoperarsi per la riparazione del tubo rotto non prima di settembre (che ti sarai allagata), che il muratore potrà venire a ripristinarti un muro non prima di settembre (salvo crolli imprevisti), che qualsiasi altra cosa necessaria di appuntamento risponderà “non prima di settembre”; e tutto ciò non perché estetista, idraulico, muratore, eccetera siano in vacanza ma perché sono oberati di lavoro extra; se ne deduce che quindi se volessimo ritornare dalla Merica alla Calabria dovremmo metterci in testa che non potremo farlo tutti insieme; bisognerebbe fare un “piano rientri”, dove piano significa proprio “piano”, “a poco a poco”, scaglionati; insomma, una sorta di “rientri intelligenti”, da settembre.
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