… frigora dissolvuntur atque in nemoribus et in silvis arborum frondes virescunt. In primavera i ghiacci si sciolgono e nei boschi rinverdiscono le fronde degli alberi. Così dicevano gli antenati latini, ignari del fatto che se fossero vissuti oggi, in questo avvio di primavera 2011, avrebbero certamente posto il loro sguardo non tanto sulla mano di Madre Natura, quanto sulla mano di Figlio Uomo. Viviamo assordati da voci di primavera che si rincorrono, identiche e contrarie alla crescente esplosione di profumi e colori.
Voci su Liberté, egalité, fraternité che ci vuol prendere la Parmalé, come tentò con l’Alitalié. Non vorrà, per caso, Libiar nei lieti calici col petrolè macchiato col Parmalè? Gli indigeni non ci stanno e scappano verso luoghi più dignitosi: arrivano, se arrivano, prima a Lampedusa e poi…regionevolmente e proporzionalmente alle residenze, si fermano; ma non trovano alcun pronto al baciamano addolorato. Difficile l’asilo: si sono iscritti nuovi alunni che litigano per chi deve assumerere la leadership e coi tagli all’Istruzione si trovano in servizio maestri in numero di ONU, NessONU. A Centomila non si arriva!
Voci di affanni referendari per abolire la famiglia nucleare a favore della famiglia eolica o fotovoltaica. Ma non esiste già? Basta guardare come girano e volteggiano tanti padri e madri facendo i salti mortali per arrivare a fine mese, o a trovare un lavoro, o a tenerselo stretto; mentre altri si crogiolano ai raggi delle lampade nei Solarium Solitarium. Gli esperti dicono che con la moratoria delle nascite il problema si autorisolverà.
Voci sulla giustizia se ne sentono sempre: ora pare che tutti possiamo ricominciare i nostri check-up, chè se abbiamo la fedina pulita con Argentil, il medico ci fa le prescrizioni gratis, non paghiamo più il ticket. E stanno per essere reintrodotti i lavori forzati per i delinquenti: all’Agricoltura!
Voci di restituzione di fondibondi alla Cultura. Evviva!, si torna a mangiare: pare avessimo perso il Gala(n)teo e ora lo abbiamo ritrovato! Gomiti fuori dalla tavola, mercì.
Voci, addirittura, di masterizzazioni false. No, aspettate. Non sono i napoletani ad aver già piratato il DVD del film adesso nei cinema “Nessuno mi può giudicare”. Stavolta pare che ci sia un’esperta… a Cuneo… (colpa della Cortellesi!)
Voci di acqua che non c’è, di acqua che manca, di acqua sprecata, di acqua privata, di acqua trasportata, per chilometri infiniti, una water low!
E noi silenti. Forse anche noi, compresi i bidelli, siamo più dei carabinieri: usi obbedir tacendo e tacendo morir?
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