0 Flares Filament.io 0 Flares ×

Qualcosa sta cambiando. Questi tempi di crisi ci stanno riportando a cercare l’essenzialità delle cose, la semplicità, e anche rapporti più diretti con le persone, sotto lo slogan che non ci diciamo, ma che è dentro di noi: aiutiamoci. La reciprocità intesa non come semplice baratto ma come riconoscimento all’impegno ed al lavoro dell’altro. Accade soprattutto nel consumo dei cibi, nel reperimento delle materie prime. Così, ogni lunedì mattina, la signora Anna alle otto, puntuale, arriva a casa di mia madre. Anna possiede un terreno, “la campagna” e, da quando il suo tempo si è fatto ristretto, ogni giorno curva il proprio corpo sulla terra per coltivare verdure ed ortaggi. Ha anche un piccolo pollaio dove cura delle galline generose che fanno uova molto saporite. Ieri era lunedì, Anna alle otto ha suonato al campanello di mia madre ed ha provato a venderle quello che aveva appena raccolto nella sua campagna. Una busta piena di spinaci, una busta di broccoli verdi, delle carote (quelle che in dialetto si dicono “frastanachi”) e due dozzine di uova. Conoscendo la genuinità dei prodotti, mia madre ha fatto la spesa e, salutando Anna le ha detto: “a lunedì prossimo!”, come ogni volta. Più tardi, quando sono arrivata da lei, mia madre mi ha mostrato i suoi acquisti, di cui va sempre fiera, e mi ha fatto partecipe di spinaci e uova. C’era anche una carota gialla, rarità tra le classiche color arancio. L’abbiamo divisa a metà: vuoi che non si assaggi in sei? Lei è così: se ha una cosa di un millimetro quadrato, riesce a spartirla e condividerla. Immaginate se le misure sono più ampie! Insomma, ieri poi ho trascorso la serata a lavare gli spinaci, foglia per foglia separando le foglie grandi dai cuori (per questi vi rimando ad altra storia) e poi a lessarle. Oggi al momento di preparare la cena pensavo: adesso che ci faccio? Semplici conditi al piatto? No, mi sembrano tristi. Una frittata? No, eviterei la frittura. Quasi quasi ne faccio uno sformato. E così ho strizzato gli spinaci, li ho tritati col passaverdure e ci ho aggiunto 5 tuorli e il sale. Ho montato a neve gli albumi. Ho mescolato il tutto e ho aggiunto anche una manciata di formaggio grattugiato ed una piccola spolverata di noce moscata. Poi ho versato nello stampo eh ho infornato A 150° per mezz’ora. Poco prima che fosse cotto, ho preparato la crema al formaggio con la ricetta base della besciamella a cui ho aggiunto formaggio grattugiato nella stessa quantità della farina usata. Il risultato è quello che vedete in foto. Il sapore che ha questo sformato è di “comunità amichevole”, che ti fa arrivare i prodotti della terra a domicilio, con discrezione, senza carretto e senza “abbandiatina”. E quando si tratta di spinaci, non posso non ricordare che… Insiste Olivia… Popeye non ha orecchie, come Ulisse coi tappi di cera, insiste con le scatolette. Sformare gli Spinaci e accompagnarli con Crema di Formaggio? Oh se lo vedesse Ratatouille!

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Pin It Share 0 Filament.io 0 Flares ×
Share