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campagnaImagine creata da Consuelo Nava

Da qualche ora gira sul web la protesta social verso la compagna pubblicitaria del Fertility Day, una nuova trovata del nostro Ministero della Salute per sensibilizzare i giovani sulla procreazione. L’attenzione dei più è rivolta esclusivamente alle foto e agli slogan che accompagnano tale campagna: “la fertilità è un bene comune” sullo sfondo di un rubinetto da cui scorre acqua (bene comune); “la bellezza non ha età, la fertilità si” con una donna che tiene una clessidra in mano mentre porta l’altra mano sulla pancia da fecondare; “prepara una culla per il futuro” sulla pancia di una donna; “la costituzione protegge la procreazione cosciente e responsabile” con le scarpettine all’uncinetto bardate di tricolore; “datti una mossa, non aspettare la cicogna” accanto ad un nido vuoto con cicogna; “genitori giovani, il modo migliore per essere creativi” con 4 piedi in evidente atteggiamento copulativo con tanto di emoticon sorridente.

Ora, osservando bene, riflettevo e facevo questi pensieri.
Cosa vuol dire che la fertilità è un bene comune? Che se non sei fertile non vali un beata umbrella perchè il mondo non sa che farsene di te? Che la fertilità è acqua ma non è vino? L’acqua è per tutti, il vino invece no? Evidentemente. E per saperlo, serve un sommelier?

E, ditemi, che vuol dire che la bellezza non ha età e la fertilità si? Mica non ce l’hanno detto prima le mamme e le nonne! La mia nonna era bella fino al suo ultimo giorno e aveva fatto undici figli. Mia mamma è bellissima e ne fatte due. Anche la signora che ha partorito a 54 anni era una bella signora. Nel 2016, lo sappiamo tutti che a figliare c’è sempre tempo, con più fatica magari, ma ce la si fa.

Chi prepara la culla per il futuro? Una mamma da sola? Il papà che fa? Porta ancora i soldini per comprare la culla oppure la mamma prepara la culla per il futuro che “Battiamo le manine che adesso viene papà, ci porta i cioccolatini e chi li mangerà?”

La Costituzione, di solito, protegge tutti, dovrebbe, chi ha procreazione cosciente e responsabile e chi ha procreazione accidentale, o incidentale (che non è per niente sconfitta). Che la cosciente e responsabile ha scarpine fatte da mani amorevoli; gli altri, scarpine di pelle di plastica senza tricolore e via! Scusate, mi son persa, in che anno siamo? E’ uno qualsiasi degli anni Cinquanta, vero?

Siamo sicuri che il cacciatore di Cappuccetto Rosso sia stato definitivamente eliminato? No perchè quel Datti una mossa, non aspettare la cicogna parrebbe un invito a cambiare mira nell’imminente chiusura della stagione di caccia. Forse se la passa meglio il contadino a coltivare cavoli!

Infine, cari genitori giovani, sappiate che il modo migliore per essere creativi è fare figli come conigli. Che se mettiamo in relazione la creatività dei giovani con la procreazione, di menti fertili ne abbiamo!  Tipo: vi viene in mente di dipingere un quadro? Naaaa, fate un figlio! Avete lo stimolo per inventare una nuova app? Naaaa, fate un figlio! E così, via. Sai che belle stie al posto delle culle!

La cosa che mi viene difficile da capire, però, è: cosa bisognerebbe fare esattamente il 22 settembre, giorno di questo benedetto fertility day?
Un flash mob nazionale in cui tutti si copula tutti insieme in qualsiasi posto ci troviamo: al lavoro, in palestra, al supermercato, al parco, al museo, a scuola, alle poste…?
E poi, a fine giugno, trascorsi i nove mesi, ci si ritrova tutti nei reparti maternità con la ministra che taglia nastri rosa e celesti per i nuovi arrivati, tutti del segno zodiacale del cancro (tutti famiglia e sentimenti, che certamente cresceranno col pensiero di procreare a loro volta), con felicità di fiorai, pasticceri, sanitarie, chiese, ristoranti, ecc… Ma ginecologi, ostetriche, infermieri posti letto bastevoli ne abbiamo?

Sapete che vi dico? Che neanche se avessimo messo insieme LERCIO, SPINOZA, KOTIOMKIN, PRUGNA, FEUDALESIMO E LIBERTA’, LO STATALE JONICO, STRISCE BAVOSE, ACIDO LATTICO, OSHO, FALLACI… saremmo riusciti a produrre il Fertility Day. Bisogna davvero essere creativi, ma creativi assai! 

Mara Rechichi

(L’immagine del post è stata creata da Consuelo Nava per il suo pezzo su ZoomSud )

 

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