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IMG_2140Fiorbetto, illuminato dai raggi del sole che filtrano dalla veneziana della finestra accanto.

La prima settimana è passata. Già volata via! Tempo pieno già dal secondo giorno, con annessa mensa. E intervalli in cortile, che il caldo di Torino è caldo serio e non basterebbero tutti i torét messi insieme a formare un piccolo mare dove trovare riparo.

Al pomeriggio il sole irradia i suoi cocenti raggi direttamente dentro la nostra aula e quello che possiamo fare è aprire le finestre con sistema Vasistas e abbassare le veneziane. Così la luce smorzata ci aiuta a lavorare in clima di relax e a non sentire troppo il caldo.

Vi avevo detto dello scaffale libreria nel precedente articolo. L’idea di trovare un nome allo scaffale è molto piaciuta ai bambini. Così, partendo da questa idea abbiamo lavorato per tre giorni su questo. La prima attività è stata il Brainstorming per trovare il nome da dare. Son venuti fuori nomi diversi: alcuni presi dai cartoni animati, altri frutto di ragionamento personale, altri nomi propri di persona. Dopo le esclusioni di nomi tipo Mimo, Lola, Scaffy, i nomi superstiti sono rimasti Cubetto (evocativo della forma) e Fiore (per via dei fiori con cui abbiamo decorato i davanzali). E così, i bambini hanno voluto unire i due, e dare allo scaffale l’unico nome FIORBETTO.

Fiorbetto ha avuto attestati di stima e benvenuto: disegni, messaggi del tipo “Benvenuto FIorbetto, questa sarà la tua nuova casa“, “Grazie, Fiorbetto. Da oggi starai con noi e ci aiuterai a tenere in ordine i nostri libri, quaderni e cuscini“. No, fermi. Non penserete che dormiamo in classe! I cuscini ci servono per sederci a terra quando facciamo attività di gruppo oppure quando vogliamo leggere in un angolo della classe, o fare l’uncinetto, o soltanto rilassarci.

Con Fiorbetto, poi abbiamo lavorato di matematica. Abbiamo contato gli spazi, quanti sulle linee orizzontali, quanti sulle linee verticali; le abbiamo disegnate bene sul quaderno di matematica, le abbiamo contate singolarmente, abbiamo fatto i calcoli necessari;  poi le abbiamo sovrapposte, abbiamo dedotto che sia in orizzontale, sia in verticale, gli spazi sono sempre 16, perchè Fiorbetto è un quadrato. E, indirettamente, abbiamo già scoperto, in anteprima, che 4×4 fa 16.

Infine, abbiamo voluto scrivere “sul muro” con le lettere disegnate e colorate dai bambini, il nome di Fiorbetto, così lo possiamo presentare a chiunque entri in classe.

Da ieri, nuova settimana, nuove attività: è tempo di prove d’ingresso. Spero che i bambini ricordino tutto e possano fare un’entrata trionfale!

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