Come promesso, rieccoci all’appuntamento con Avventinove in Musica, il post ideale per aspettare il Natale. Trascorsi bene questi due giorni? Spero di sì! Riprendiamo il nostro viaggio da una canzone degli anni ’80, precisamente il 1984. Tutto il mondo la conosce, associata al progetto della Band Aid, megagruppo musicale includente artisti britannici e irlandesi, fondata da Bob Geldof e Midge Ure con l’obiettivo di raccogliere fondi per combattere la fame in Etiopia. Do they know it’s Christmas? (Loro sanno che è Natale?). Subito divenne il disco più venduto nel Natale del 1984.
Avete riconosciuto gli artisti? Sting, Boy George, Roger Taylor, George Michael, solo per citarne alcuni. Ma c’erano davvero tutti!
Dopo la pausa, dopo aver navigato per mari e per isole, torniamo nella penisola: siamo arrivati alla punta, la Calabria. La mia Calabria. Qui sosteremo un pò di più, fino a Natale. Cominciamo a percorrerla dall’alto e arriviamo in provincia di Cosenza. La tradizione vuole che, come nelle altre province, anche qui la vigilia di Natale si mangino tredici portate. Tra questa, un ruolo di rilievo lo riveste il Baccalà alla cosentina. Facilissimo da preparare, vi occorrono: 1 kg di baccalà ammollato; 500 gr di patate; due grossi peperoni rossi tagliati a listarelle; olive nere a piacere; sale q.b (ricordatevi che il baccalà era salato…); olio extravergine d’oliva; peperoncino per chi lo gradisce. Dopo aver lavato il baccalà, lo spellate, lo diliscate e lo tagliate a pezzi. Ponetelo in una teglia e fate strati con patate e peperoni e olive. Salate, pepate, spargete l’olio. Aggiungete acqua a livello e infornate a 200° per il tempo necessario a far consumare l’acqua. Potreste cuocerlo anche sul fuoco, ma la fiamma deve essere leggerissima. Quando lo servirete, vi dirà: Buon Natale! 🙂
Sono curiosa di scoprire il vino che ci abbinerà il nostro wine lover Giancarlo!
”Va bene, benissimo. Sono a casa e va benissimo.Vi ringrazio davvero per essere stati vicini alla mia famiglia. Questa accoglienza e’ una gran bella sensazione. Ho scoperto solo ieri sera della grande mobilitazione nata in Italia per la mia liberazione. Mi ha fatto un immenso piacere”. Sono queste le parole di Francesco Azzarà appena rientrato a casa, a Motta San Giovanni, vicino Reggio Calabria, poco fa. Il volontario di Emergency rilasciato ieri, era stato rapito nel mese di Agosto in Darfur ed ha trascorso 124 giorni nelle mani dei rapitori. Leggete qui sul sito di Zoomsud la notizia tutta, che ci rende felici. Bentornato Francesco!
Amici, l’appuntamento è per domani. Come di consueto, Bona sira!
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