0 Flares Filament.io 0 Flares ×

mirydebbyLa terza giornata del Salone del Libro l’ho fatta piena piena, 10 ore!
Posso dire che 5 ore le ho impegnate girando tra gli stand e seguendo estemporanee qua e là e le altre 5 per seguire due eventi, tempo comprensivo di coda.

Per #sceltoquestolibroperche ho incontrato le mie amiche Miryam e Debora Pignataro, due sorelle siciliane che lavorano rispettivamente a Torino e Milano. Miryam è insegnante di lettere in una Scuola Media di Torino ed è stata lei a spiegarmi perchè hanno scelto di prendere il libro Ciò che inferno non è di Alessandro d’Avenia: 

Abbiamo scelto questo libro, io e mia sorella Deborah, per la nostra sorella più piccola come regalo che l’accompagnerà durante l’adolescenza. E’ interessante l’autore, Alessandro D’Avenia, giovane insegnante che col suo entusiasmo e soprattutto la sua estrema vicinanza al mondo dei giovani, riesce a catturarli  e a far loro amare la vita. In particolar modo, essendo lui siciliano, fa amare soprattutto quella che è la nostra terra. Il libro è ambientato a Palermo, c’è un protagonista d’eccezione, un personaggio fondamentale, esemplare, che è don Pino Puglisi. Ecco il motivo per cui questo libro può essere bellissimo , interessante e può proporre questa figura straordinaria, non solo per noi siciliani, ma per tutti i cittadini italiani.”.

Nella foto, le sorelle mostrano la loro copia del libro che è autografata. Il firmacopie di Alessandro D’Avenia, ieri sera all’ingresso dell’Auditorium del Lingotto è durato circa due ore, centinaia di persone in fila. E lui, senza farsi venire i crampi alla mano, ha continuato imperterrito e sempre col sorriso, entusiasta ed entusiasmante. Non ci credete? Eccolo qua!

D'Avenia firmacopie

Beh, forse in effetti, dopo due ore di firmacopie, dalle 20 alle 22, un pò provato lo era. Che stile, però!

Son tornata allo stand della Calabria, volevo guardare meglio. Ho trovato ciò che vedete sotto e lascio alla vostra fantasia eventuali commenti.

caoscalabro1

caoscalabro3

Ah, piccolo particolare. Allo stand della Regione Calabria i libri si possono solo guardare, toccare, ma non acquistare.

Nel pomeriggio ho seguito l’evento per il Premio “Morandini Corti d’Autore” con presidente di giuria Ferzan Ozpetek. Proiezione dei tre corti finalisti, di alcuni cortissimi premiati di Radio Montecarlo e da NH Hotel, partners dell’iniziativa. La giuria molto ricca, con la presenza, tra gli altri, di Neri Marcorè, Geppi Cucciari, Carolina Crescentini, Valentina Lodovini, ha assegnato il premio al corto Bold, di Davide Gentile, leggete qui. Piccolo aneddoto: visto il ritardo della giuria nel ritornare in sala per comunicare il vincitore, l’organizzazione ha fatto sgomberare la sala per dare spazio all’evento successivo, e la premiazione è stata fatta al Lounge Bar, senza amplificazione come un aperitivo a casa di amici.

Dopo ancora qualche giro tra Goethe Institute, spazio CookBook e saluti vari, finalmente l’evento clou della giornata, per me e la mia amica e aiutoPIF, Rosilde. L’incontro con Francesco Guccini e Loriano Machiavelli che, stimolati (?) da un senzaparole Piero Negri (nel senso che gli  mancavano proprio), hanno raccontato il loro menàge letterario, arrivato all’ottava pubblicazione di coppia, con la loro solita spassosa ironia. Niente da fare: a me, quando sento la voce di Guccini,  vengono i brividi, la sento vibrare dentro; mai una parola fuori posto, mai una parola banale, mai una volgarità neanche nelle battute più “spinte”. Lui si ostina a non cantare più e a non scrivere canzoni (lo ha anche ribadito) ma chi lo ama sa che non smetterà mai di farci scoprire cose nuove in quello che ha scritto e cantato. E in quello che ancora scriverà nei romanzi e nei racconti. In basso trovate un breve video del suo “meditate, gente”. Meditiamo, dunque.

GuccioMachia

machiagucciorai

mararosiguccio

Adesso vi lascio e torno al Salone, sono già in ritardo sulla tabella di marcia… a poi!

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Pin It Share 0 Filament.io 0 Flares ×
Share