La Calabria è quella cosa che sul finire d’agosto, dalle 5.00 della sera, riempie le pensiline delle fermate degli autobus con quei tanti suoi figli che per mantenersi, e talvolta per mantenerla (le addizionali IRPEF servono), hanno dovuto scegliere di andare a lavorare nelle città dell’Alta Italia perché qui “non è terra di patate”; salgono sugli autobus quei figli, si fanno trasporto su gomma, dopo che il trasporto ferroviario è stato mortificato così tanto da …