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2020 VentiVenti: un anno statico anche nel nome. Fermo, senza riuscire ad andare avanti. VentiVenti. Fisso e ripetitivo.

Per salutare definitivamente il 2020 vorrei mostrarvi la mia agenda.
Vorrei dirvi, mese per mese, quali sono state le parole scritte su di essa che per me hanno segnato questo anno che se ne va.

Gennaio: Londra. Andiamo a Londra, c’è il Bett Show, il salone internazionale delle tecnologie per la didattica. Arriviamo a Londra il 23 gennaio e per prima cosa andiamo a curiosare a China Town, mancavano poche ore al Capodanno cinese: 3 o 4 persone con la mascherina, non di più.”

Febbraio: Lisbona. “L’oceano, il faro di Cabo da Roca, azulejos, pastellas e una famiglia di 4 persone con la mascherina”.

Marzo: DAD.“Hanno chiuso la scuola, siamo in emergenza sanitaria, pandemia. Si continua in DAD, aprite le piattaforme!

Aprile: Webinar.“Iscriviti al webinar, partecipa al webinar, organizza il webinar.

Maggio: videoconferenza.“
Ce n’è una ogni giorno, serve per lo smart working, ci vediamo alle 20.30, anche 21.30”.

Giugno: formazione.“C’è da approfondire l’uso di piattaforme, software, metodologie. Prepariamo le vacanze”.

Luglio: mare.“
Possiamo tornarci, distanziati, con la mascherina no che fa caldo. Ombrelloni distanti, come prima”.

Agosto: montagna.“
Tutto l’Aspromonte che vogliamo, tutto a piedi, sali scendi e infine torna a Torino. Si ricomincia.

Settembre: ripartenza.“
Misura la distanza, due metri ma uno basta. Rimetti la mascherina, sempre

Ottobre: DDI. “
Piano, piano ecco il Piano per la Didattica Digitale Integrata. Forse ritorna”.

Novembre: seconda ondata. Forse ritorna. Ritorna. E’ ritornato. Si ricomincia dai colori: rosso, arancione, giallo” 

Dicembre:  vaccino! “Dei tre colori è sempre stata la più bella. Ma era un’altra storia. Qui si va via ancora a 6-700 al giorno. Ma ecco il Vaccine Day. Possiamo farcela!

2020: Rocco.
L’unica “cosa bella” di questo anno, insieme a Giulia, Rebecca, Carlotta, Vincenzo, Diego e tutti i bimbi nati in questo anno. C’è vita!

Cosa resterà di questo anno?
La consapevolezza che ci sono poche cose che contano davvero; che tutto si può fare in modo diverso da come abbiamo sempre fatto; che non c’è più la normalità; che c’è una nuova normalità con la quale abbiamo sì preso un po’ di confidenza ma che dovremo ancora abbracciare appieno.

Ops! Ho detto “abbracciare”: non sappiamo più cos’è l’abbraccio di un amico o di un parente ma la nostra memoria emotiva lo sa e non lo ha dimenticato. E’ lì che attende di ritrovare il momento di gesti antichi ma rinnovati, forse innovati, accompagnati da sorrisi liberi e occhi finalmente sgravati dal peso di dover sopportare da soli quanto ci è accaduto. Gli occhi di ognuno sono la nuova carta d’identità.

Il 2021, VentiVentuno, dinamico nel nome, lascia speranza, non è fermo, va avanti, va in successione, continua, evolve, progredisce, riprende a camminare, riprende la strada e va.
Con l’Augurio che porti con sé e per ognuno: nuova forza, nuova motivazione, nuova consapevolezza, nuova energia e tanto coraggio di agire, le parole da sole non bastano più. 

Buon Nuovo Anno! 

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