“Elci, brughiere, felci, ginestre e, qua e là, uno sull’altro che par di vedere scale appoggiate alla montagna, brevi terrazzi coltivati tenuti su da muretti di sassi cementati dall’erba. Ogni tanto uno squarcio enorme, una gran colata biancastra: una frana, chè il fiume, il quale corre tortuoso nella vallaba bianco di spuma e verde di profondità, corrode giorno per giorno, poi, quando piove a torrenti, s’ingrossa e viene giù a rovina. Chi andò per primo …