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Giro girotondo, casca il mondo, casca la Terra, tutti giù per terra! Non si sentono vocine da Gaza, non si sentono vocine da Israele. Solo urla, pianti e disperazione vera. E sangue e feriti e morti. Un corpicino intubato, tumefatto, svenuto, passa correndo su una barella, davanti alle telecamere. Una tremenda lotta contro la morte, sotto le bombe: siamo sicuri che sia meglio che riesca a sopravvivere? Eppure oggi, 20 novembre, è la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia.

Giro girotondo, casca il mondo, casca la Terra, tutti giù per terra! Hamid, Said, Aiko, Hiroko, Natasha, Verushka, Bogdan, Alexandru cantano in italiano, sono nati qui, girano in tondo insieme a Martina, Giulia, Nicoló, Jonathan, ma non sono ugualmente cittadini. Che facciamo, li dichiariamo onorari, come suggerisce UNICEF, o li dichiariamo dalla nascita?Eppure oggi, 20 novembre, è la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia.

Giro girotondo, casca il mondo, casca la Terra, tutti giù per terra! Giù per terra il tetto della scuola, giù per terra ai giochi rotti del parco, giù per terra ai litigi di mamma e papà, giù per terra il lavoro di papà, giù per terra quello di mamma, giù per terra alla tv accudente, giù per terra ai cibi in scatola, giù per terra allo sconosciuto che fa l’amico. Chi allarga le braccia e li prende per mano prima che “casca il mondo, casca la Terra”? Eppure oggi, 20 novembre, è la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia. Gli adulti lo dicono.

Nota pubblicata su Zoomsud.it, che potete leggere qui.

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