In Calabria la donna (non) vale zero
Efferre Comunication ha lanciato una campagna mediatica per rispondere alle affermazioni lanciate da Francesca Chaoqui dalle colonne del Corriere della Sera attraverso una lettera al Direttore, e da Domenico Naso dal suo blog su Il Fatto quotidiano.
Per aderire basta andare sulla pagina Facebook di Efferre Comunication, clickare su mi piace e poi inviare una propria foto come messaggio, con i propri dati. Il risultato sarà il seguente:
Abbiamo aderito in decine di centinaia di donne calabresi, a vario titolo calpestanti questo suolo.
Non accettiamo il pensiero generalizzante e colmo di stereotipi dei due scriventi e rispediamo ai mittenti le loro affermazioni.
Ma soprattutto, e prima di tutto, non dimentichiamo Fabiana e le donne che hanno subito o che subiscono violenza. Per loro, per noi, per tutte dobbiamo cercare soluzioni contro il femminicidio. Facciamo qualcosa! Magari prendiamo esempio dall’Inghilterra, dove con il metodo Scotland, che è una rete attiva di servizi e istituzioni con metodologie e tecniche definite, gli omicidi di donne sono sensibilmente diminuiti: da 49 nel 2003 a 5 nel 2010. Come è stato possibile lo spiega Simonetta Agnello Hornby nel suo libro “Il male che si deve raccontare, scritto con Marina Calloni, docente Bicocca, per Feltrinelli. I proventi finanzieranno la nascita della sezione italiana di Elimination of Domestic Violence, che è nata ufficialmente stamattina. A questo link trovate il programma della manifestazione che si è tenuta all’Università Bicocca di Milano. Facciamo presto!
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©lenotedimararechichi riproduzione vietata senza citarne la fonte
Ciao mara, sono contenta d’averti conosciuta anche se solo virtualmente, condivido l’impegno che stai attuando ogni giorno per fare in modo che la donna stessa prenda coscienza del ruolo che gli uomini ci vogliono relegare, questa donna inconsapevole del potenziale che ha dentro di se,perche ‘ per centinaia di anni ci hanno voluto convincere che siamo al di sotto degli uomini ,e purtroppo devo ammettere che ancora oggi ci sono molte donne specialmente al sud soggiogate dal potere dell’uomo ,ma io credo che gente come te e come me e come tante altre, possano far capire o per lo meno a provarci d’essere prima di tutto noi stesse a credere in noi e poi a farlo capire a questi uomini che ci bistrattano da sempre , fargli capire fin dalla piu’ tenera eta’,che la donna e un’essere speciale che va’ amato e rispettato in ogni sua forma, è questo il problema,insegnare a loro il RISPETTO, io e mio marito abbiamo tre figli maschi, di eta’ compresi tra i 25 e i 15, ragazzi che io e mio marito stiamo cercando di trasmettere i veri valori della famiglia,quella bella famiglia dove le donne vanno solo amate,non maltrattate e sottomesse. grazie mara per quello che fai , e per quello che farai in futuro. una commerciante di palermo. cristina cellura. (libreria)
Ciao, Cristina, benvenuta sul mio blog.
Grazie a te che poni il tuo impegno dentro e fuori dalla famiglia.
Spero di potervi conoscere presto e di visitare la vostra libreria.
Buone cose. Mara