E’ arrivata la bella stagione, almeno sul calendario. Nella realtà climatica, invece, sembriamo più in una primavera attempata che nel vigore dell’estate dei Sud. Però si sfidano i gradi centigradi e si va ugualmente al mare; non si può sprecare il tempo d’estate, poi non torna. Ed è al mare che si diventa inconsapevoli testimoni auricolari, a volte anche oculari, di improbabili conversazioni o situazioni. E’ così che oggi mi è nata una nuova idea, mentre sonnecchiavo su lettino, esposta al sole e al vento: riportare su questo Blog le circostanze più degne di “Nota” che avverranno quest’estate, U.B.U. (Under Big Umbrella, Sotto l’ombrellone).
Siete pronti? Io sì, e vi dico subito la prima, quella che rappresenta il numero Zero di U.B.U.
Le compagnie aeree low cost stanno cambiando le nostre abitudini di viaggio. Ci stanno “educando” alla riduzione dei bagagli, ci stanno spingendo verso una cernita consapevole dei vestiti e degli oggetti da portare con sè, ci stanno indirizzando verso quell’essenzialità che avevamo perso di vista nei viaggio senza limiti di trolley, sacca, zaino, borsa, beautycase, borsa con pc, anche baule in qualche caso. Nei viaggi low cost tutto questo non è possibile, poichè si può portare una sola borsa in cabina, compresa nel prezzo del biglietto, oppure pagare un tot (intorno ai 15 euro, più o meno) per aggiungere un bagaglio da stiva che non superi i 20 kilogrammi di peso. Bene, oggi ho scoperto qual è il trucco di alcuni vacanzieri che puntano all’America, zona New York. Pare sia consigliato partire con una valigetta ventiquattr’ore con dentro pochissima roba: camicie, pantaloni, un solo paio di mutande da portare addosso. Arrivati a destinazione, la prima tappa deve essere un mercatino dove acquistare a buon prezzo quindici paia di mutande, uno per ogni giorno di permanenza. Ci si cambierà le mutande ogni giorno, l’igiene è un obbligo, e a fine vacanza si lasceranno in hotel. Categoricamente sporche.
Non oso immaginare la faccia di chi per primo, dopo i vacanzieri, entrerà in quella camera, però possiamo senza dubbio accettare la consulenza gratuita fornitaci sul risparmio di bagaglio.
Al prossimo episodio U.B.U. !
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