Questa prima domenica d’agosto, afosa che non si dica, è stata tutta UBU. Tra il mare turchese solcato da galleggianti di diversa fattura e la sabbia rovente divertita a scottare i piedi dei bagnanti, son qui adesso a raccontarvi l’udito ed il veduto.
Quest’estate appare monotona: “non si vedono turisti”, sussurrano i commercianti realisti; “arriveranno, hanno le ferie dalla prossima settimana”, rispondono quelli un pò più sognatori; “e vengono solo per una settimana, dopo ferragosto andranno via”, fanno quei quattro cittadini rassegnati; “ma se ci stiamo divertendo da matti!”, tuonano i movidani di tutteleetà, quelli che vivono a ritmo di musica dalla mattina alla sera, anzi, dalla sera alla mattina. Ecco, la musica della movida quest’estate mostra una sorta di “inceppamento sulla sillaba”, come se fosse monotona anch’essa. Non ci credete? Bene, mi faccio accompagnare da questa e….
Mi Mi Mi
“Mi sa che queste non sono le mie ciabatte. Ehi, tu, ragazzo, vieni qua. Hai preso tu le mie ciabatte! Quelle che hai ai piedi sono le mie ciabatte.”
“No, signore, guardi queste sono le mie. Osservi bene, sembrano uguali alle sue, ma vede?, c’è una piccola differenza. Le mie sono più nuove, le ho comprate ieri al mercatino, le ho pagate 2 euro”.
“Ah no! Quelle sono le mie! Le riconosco! So riconoscere la mia roba, io!”
“Signore, non per insistere, ma le mie non sono della marca delle sue. Le sue le ha ai piedi, le sue sono Havaianas originali, mentre le mie sono soltanto un’imitazione.”
“Senti, ragazzo, ho detto che quelle sono le mie e così è!”
“Senta signore, se proprio ci tiene, gliele lascio, e non si scomodi a darmi i 2 euro!”
La La La
La catena alimentare subisce continue innovazioni e provoca mutamenti anche nel mondo animale. Che il gatto sia un felino si sa ma la sua indole domestica tende a farcelo dimenticare. Salvo quando si mette a rincorrere le galline per l’aia e queste svolazzano fino a nascondersi sugli alberi, terrorizzate a tal punto da smettere di fare le uova. Le galline, però, razzolando per l’orto han fatto incetta di pomodori. La psicologa intervenuta ha sentenziato che con una buona psicoterapia, entro pochi giorni potranno fare le uova al sugo. La Findus, sezione 4 salti in padella, vorrebbe acquistarne il brevetto.
Du Du Du
Corre, anzi no. Passo svelto. Rumoroso di acqua e gomma, avanti e indietro, a destra e a manca. Un continuo. Un urlo verso il mare, un urlo verso il monte. Bambini dappertutto, da chiamare a raccolta. Si pranza! Ma è quantomai salutare fare sport dopo pranzo. Ed ecco che si cimenta in un abilissimo lancio delle ciabatte con metodologia di getto del peso, che anche la Federazione di Atletica Leggera ne sarebbe orgogliosa. Cinque metri, ad occhio e croce, lo dividono dal suo ombrellone, la meta. Tre, due, uno, via! Le ciabatte fanno un triplo salto mortale carpiato e arrivano sull’ombrellone del vicino. “Scusi, può metterle sotto il mio ombrellone? Grazie!”
Ye Ye Ye
Si racconta che in Versilia al tramonto, meglio conosciuto come sunset, il tuo lido diffondeva musica lounge e tu eri rilassato a goderti i primi aliti di brezza marina, seduto o disteso, sdraio o lettino, forse anche a terra Quando… Irrompe l’ora dell’aperitivo. Happy hour in un altro lido. Tanta gente, uomini con caftani e sciarpa al collo, donne rigorosamente in bianco che-mi-esalta-l’abbronzatura, si muovono come formiche tra la spiaggia ed il mare. Non parlano tra loro, comunicano a gesti, anche urlando non si sentirebbero. La musica arriva persino agli altri lidi: è alta, così alta che sfiora il cosiddetto “livello dittatoriale” (o ascolti me o nessun altro). Che fare? Dice che da domenica prossima anche gli altri lidi si daranno all’Happy hour: musica e dj saranno gentilmente offerti.
De Do Do Do Da Da Da
E comunque, i Police ci avevano già provato, e con loro ci eravamo abituati. Niente era monotono e inciampare su una sillaba era stato piacevole e mitico, ancora funzionante.
Anche adesso lo è, se da una sillaba riusciamo a portare fuori il mondo.
A rileggerci al prossimo UBU (Under Big Umbrella, Sotto l’ombrellone)
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