E così, anche quest’anno, il Salone è finito. La foto qui sopra è sfocata, come se anche l’occhio del fotocamera fosse velato da lieve tristezza. È stato un Salone molto intenso, molto interessante, con bilanci positivi in ogni ambito. Dal numero di visitatori ai dati di vendita, tutte le percentuali sono risultate in crescita. Contenti sicuramente gli organizzatori, contenta anche io che ho vissuto il mio più bel Salone di tutti i tempi, fino ad ora. Certo, c’era stato quello di due anni fa, quando la Calabria era stata regione ospite, ma questo l’ho vissuto ancora più intensamente. Molto divertente.
Per la cronaca dei primi tre giorni, andate a leggere i post precedenti sul blog; qui adesso voglio raccontarvi le giornate di domenica e lunedì è così saldare il mio debito.
Domenica mattina, con l’intenzione di seguire gli eventi che mi ero appuntata dal programma, faccio il mio ingresso al Salone dal pad. 3 e subito arrivo allo Spazio Rai dove si stava trasmettendo in diretta Radio2 Social Club, con Luca Barbarossa; becco lo stesso Barbarossa con ospiti i Perturbazione e Levante, li ascolto cantare Unica e poi, insieme a Rosilde, mi dirigo all’arena Bookstock, pad. 5.
Lì c’era Angela Finocchiaro che leggeva Gianni Rodari per presentare l’uscita dell’audiolibro Il pianeta degli alberi di Natale, edito da EMONS Audiolibri . Bell’atmosfera mattutina con luci soffuse, mi stavo addormentando mentre Angela mi raccontava la favola, tanto che cominciavo a vedere il capitano col trinocolo che mangiava una tristecca ai ferri… Però brava la Finocchiaro, sì, bravoncella.
Passaggio successivo al Caffè Letterario. Ci sono andata per Fabio Geda, ho scoperto Fabio Genovesi che presentava il suo nuovo libro Chi manda le onde, edito da Mondadori. E ho scoperto che questi due Fabio sono in grado di rappresentare l’eccezione che conferma la regola che dice: non avere pretese quando hai di fronte due Fabio (“quei” due Fabio là…ehm). Nota bene: nel pubblico c’era Alessandro D’Avenia, di cui avevo scritto il giorno prima per #hosceltoquestolibroperche. Vi saluta tutti e vi manda a dire che da oggi fino a venerdì lo potrete leggere su La Stampa nella rubrica Secondo me, risponderà di scuola.
Dopo aver preso un caffettino con cioccolatino di Guido Gobino, proseguiamo il nostro giro e passando davanti allo stand della Sardegna, ho avuto l’istinto di fotografare. Guardate, ci sono solo libri, interi scaffali di libri in piedi, in verticale, vivi. E si possono anche acquistare! Meno male che non scrivo per la Settimana Enigmistica, altrimenti ora un Trova le differenze non ve lo toglieva nessuno! Ci hanno anche regalato un poster con Antonio Gramsci e la sua frase “Istruitevi. Perchè avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.”
Passando dal corridoio centrale del pad 2 notiamo un capannello di persone, ci avviciniamo e..toh! Massimo Bisotti stava firmando le copie dei suoi libri. Anche di lui vi ho detto in un #hosceltoquestolibroperche, nel 3 e 4 (andatelo a leggere, se vi va). Molto simpatico, gentile. E lì, un dubbio mi ha preso: come si fa a firmare le copie dei libri in formato digitale? Subito trovata la soluzione. Ho pensato: non si firmano, si filmano. E sia! Gli ho chiesto di filmare le copie dei libri che ho nel Kindle e ha accettato. Un video di saluti con tanto di raccomandazione di Mai-contro-cuore!
Incontriamo al volo la premiata ditta Gratternica (Gratteri. Nicaso, non pensate ad opere di Picasso) mentre si dirigono alla presentazione del loro ultimo lavoro di scrittura, Oro bianco, Mondadori. Scrittura nel senso di libro, non nel senso di pagine di dossier. Solo 276 pagine da leggere in una tirata. Dicono.
Allo Spazio Autori, tra uno Yakult normal ed uno light, andiamo ad assistere alla presentazione di una nuova collana delle edizioni Claudiana, Bibbia Cultura Scuola, che andrà ad interrogarsi sul rapporto di alcuni artisti (poeti, scrittori, cantautori, scultori, pittori…) con la Bibbia. Tre volumi scelti per il Salone: La Bibbia di, rispettivamente, Leopardi, Michelangelo, De Andrè. Con introduzione di Vito Mancuso, anche lui in Salone per promuovere il suo nuovo scritto Questa vita, edito da Garzanti. Molto interessanti i temi proposti, a partire dall’auspicio dell’insegnamento delle religioni a scuola e con regole diverse da quelle attuali. Oh, l’hanno detto i teologi, non i visitatori del Salone, eh!
Ripassiamo dallo Spazio Rai e notiamo Cinzia Poli e Filippo Solibello di CaterpillarAM. Allora curiosiamo e notiamo che stavano parlando con Roberto Giacobbo. Non faccio in tempo a sussurrare: “Chissà quante kazzenger sta dicendo!” che una signora che lo stava seguendo da un pò mi dice: “Tante“. Bene, capiamo che è il caso di andare oltre, spiacendoci per Poli e Soli.
Altro incontro fortuito e fortunato, con il “nostro” Mimmo Gangemi, grande autore, riconosciuto con premi, vendite, ristampe. Anche lui al Salone per presentare le sue pubblicazioni, Il prezzo della carne, Rubbettino ed il più recente Un acre odore di aglio, edito da Bompiani. E qui ci sta un aneddoto. Allo stand di Bompiani il libro di Gangemi non c’era. Hanno venduto, pensate un pò, tutte le copie che avevano portato! Una decina, pare. Io, però, l’ho detto a Mimmo: ” Hai lasciato la casa editrice torinese giusto ora che dovevi fare la bagna caoda?” Quelli a Milano, una coto-letta e via! Sulla coto-scritta sorvolerei…
Ci imbattiamo poco dopo in una conferenza sulle Valli del Monviso che ci piacciono da morire. Ci sediamo all’arena dello Spazio Piemonte e ci divertiamo a scoprire le nuove iniziative in campo: escursioni, promozione del territorio, festival di birre artigianali C’è fermento, festival di musica e tradizioni occitane Occit’amo. Siamo finite a bere birra e batter le mani a ritmo di Curenta con Sergio Berardo e i Lou Dalfin (vedere video in fondo al post) e i sindaci delle Valli del Monviso.
Ed ecco il video La Curenta, ed eccovi pure Sergio Berardo. Finisce qui la prima parte.
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