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fioriereNel caos che regna da qualche tempo  sul fronte rifiuti, l’assessore al ramo della mia Città ha pensato di rendere più accettabile esteticamente un cassonetto posto davanti alla Villa Comunale, di fronte al Palazzo di Città, accanto alla fermata dei pullman. E così, ha fatto porre ai lati del cassonetto due fioriere di cemento con dentro piantate siepi e fiori. Questa soluzione serviva anche a scoraggiare la deposizione dei rifiuti fuori dal cassonetto. Ne è stata data ampia notizia sui media e diffusione sui social network. Tutti abbiamo saputo. Tutti abbiamo saputo anche quando qualcuno, in barba alle piante, aveva ugualmente messo i sacchetti della spazzatura fuori dal cassonetto, dietro le piante.

L’altra sera, però, qualcuno l’ha fatta grossa (e grossolana): ha portato via le fioriere lasciando il cassonetto in triste solitudine. Sì, le fioriere sono state rubate!

Immediata indignazione del Sindaco, prima di tutti, e poi a seguire, quella di tutti i cittadini locresi.

Dopo neanche 24 ore, la notizia del ritrovamento, grazie alle indagini dei carabinieri, si diffonde attraverso un post del Sindaco su  Fb che dice di essere stato convocato in Caserma, per novità sulle piante. Poco più tardi il mistero viene risolto: le fioriere erano state prelevate e poi poste a decorare uno stabilimento balneare della vicina Siderno.

L’episodio è diventato argomento di discussione principe. Ma io, in anteprima, sono in grado di darvi uno scoop. Ho sentito l’avvocato dei denunciati mentre si esercitava nell’esposizione dell’arringa difensiva.

Signori della Corte,

I miei clienti oggi qui davanti a Voi, accusati di furto e di appropriazione indebita, con l’aggravante di essersi impossessati di un bene comune dei cittadini locresi, hanno assolutamente e categoricamente agito in buona fede, oserei dire, addirittura, in ottima fede!

Da pochi giorni avevano concluso i lavori di ripristino annuale dello stabilimento balneare di cui sono proprietari e quel pomeriggio sono usciti con il camioncino per recarsi presso un vivaio di piante a fare acquisti floreali per l’ultimo tocco estetico da dare al loro locale.  Orbene! Transitando dalla via Matteotti, nei pressi del Palazzo Comunale, individuavano accanto al cassonetto dei rifiuti due fioriere belle pronte. Ed è qui che viene fuori la buona fede dei miei clienti. Gli stessi, infatti, ignoranti delle notizie date sull’argomento nei precedenti giorni, hanno ben  pensato che le fioriere stavano lì perché qualcuno se ne era disfatto ed hanno dunque pensato che fossero res nullìus e, dunque, a disposizione di chiunque.

Pertanto, Signori della Corte, in virtù della buona fede dei miei clienti, or ora esposta, chiedo che vengano assolti perché il fatto non sussiste. E, d’altronde, devo confessare che anche io a studio ho un divano preso pochi mesi fa vicino ad un cassonetto di una centrale via di Siderno; non vorrete venirmi a dire che il Commissario Prefettizio aveva pensato di far riposare i cittadini tra una passeggiata ed uno  shopping!

 Infine ed inoltre, stando quanto fin qui esposto, siamo qui a  chiedere al Comune di Locri il risarcimento dei danni morali e materiali procurati ai miei clienti. I primi  perché, con tale azione di presunto decoro urbano, hanno tratto in inganno i miei clienti; i secondi  perchè per venire oggi qui i miei clienti hanno perso una giornata di lavoro. Chiediamo, che i danni siano risarciti con cospicua somma in denaro e con abbonamenti a quotidiani cartacei e online al fine di non lasciare i miei clienti nell’ignoranza da informazione mediatica. Alla vostra clemenza ci affidiamo. Grazie.

Al prossimo UBU, Under Big Umbrella, Sotto l’ombrellone.

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