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mgtfUBU a teatro, sul sentiero che conduce dal Tempio di Marasà tra le rovine di Locri antica, Locri Epizephyri, all’uscita  sulla piazza che costeggia la SS 106. Il pubblico pagante ha assistito alla prima serata locrese del Magna Grecia Teatro Festival. In scena la Banda Borbonica in Storie di Piazza, ovvero canti e cunti del Regno delle due Sicilie; sul palco, Salvatore Esposito (voce recitante), Patrizio Trampetti (voce e chitarra), Alfio Antico (tammorre e voce), Marina Mulopulos (voce).

La voce del pubblico, si dice sia la migliore in quanto a critica. E sapete che c’è?

“Ma hai visto che all’inizio, nessuno ha presentato la serata? Cioè, nessuno ha presentato gli artisti. Dai, un minimo di presentazione ad inizio di spettacolo ci deve essere.”

Tra pareti di siepi di rosmarino profumatissimo, che segnano il percorso, che mentre cammini e immagini la cena dopoteatro vedi tutti intorno come se fossero dei polli, le voci si fanno insistenti.

“Da qualche mese ormai sappiamo che la Calabria è Terra di Festival, come dice la Regione, ma forse hanno le idee un po’ confuse. Abbiamo: Festival Jazz, Festival di Cinematografia, Festival del Peperoncino, Festival di Lettura e Scrittura, Festival della Tarantella, Festival di Magia, Festival di Teatro, Festival di Arte Contemporanea. Ora, secondo te, noi stasera a quale di questi Festival eravamo? Al Magna Grecia Teatro Festival, diresti tu! Ma sai che ti dico? Che mi sono sentito disorientato. Ad un certo punto mi son chiesto: ma dov’è piazza Mese? Ma Caulonia è stata trasformata? Insomma, per un attimo ho chiuso gli occhi, ascoltavo e basta, e mi è sembrato di essere al Caulonia Tarantella Festival. Sai, con tutto il rispetto per gli artisti, bravissimi, nulla da ridire, tranne per qualche attacco non sincrono del cantante Trampetti, tranne per l’abbigliamento molto poco femminile della greca Mulopulos (ma non era necessario vista la potenza della voce, però non avrebbe guastato); ecco, direi che come serata inaugurale del Festival di Caulonia sarebbe stata perfetta. Ma non qui!”

“Benvenuti alla serata inaugurale del Tarantella Festival di Caulonia! Questo sembrava. Si son confusi, anche se era una produzione originale per l’evento, ma forse non hanno spiegato bene agli autori le caratteristiche del MGTF. Giorgio Albercazzi ha toppato anche questa? Lui, che viene qui in Calabria apposta, per il Teatro! Mah”

“Propongo di mandare un nostro gruppo musicale, di quelli che suonano la “tradizione”, magari lo chiamiamo semplicemente Banda Unitaria, al Festival del Cinema di Taormina oppure al Festival della Letteratura di Mantova, oppure al Musicastelle in Blu al Forte di Bard; dai, vediamo che fa il pubblico di là, se si lascia prendere in giro come noi oppure fischia e si alza e va via.”

“Uffa, ma siete noiosi! Non ve ne sta mai bene una! Sempre a lamentarvi! Che se non era per Re Giorgio (Alber..azzi) quando li vedevate questi artisti qui da noi?”

Eccoci fuori, al parcheggio, tra auto e trenino messo a disposizione dal Comune per visitare l’area archeologica con l’ausilio dei Ciceroni FAI.

“Ci vediamo sabato 20? Che c’è Mariangela d’Abbraccio in Pathos. Dai, veniamo premuniti di pathos e magari butta meglio. A sabato”.

Mentre noi ci rileggiamo al prossimo UBU (Under Big Umbrella, Sotto l’ombrellone)

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