La Calabria è quella cosa che essendo oggi arrivati al numero diciassette, al fine di evitare trivuli, malanovi, scuntentizzi, gatti neri, “chimmu”, malocchi, iettaturi, picci, chianti, sbadigli, mal di testa con conseguenti “fa’ corna”, “tòccati”, “parimai”, piatti con acqua e olio, formule segrete che possono essere tramandate solo nella notte di Natale, maschere apotropaiche, cornetti rossi, peperoncini talismani, sale sull’olio, sale grosso stanza per stanza, immaginette della Madonna sotto il cuscino, vestitino del Santo cucito alla canottiera, “ovunque proteggimi”, “fora i ccà”, … sto ferma e non vi racconto altro. #nonèveromacicredo
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